1912: Primarie disattese

21 maggio 1912, l’Ohio è chiamato al voto in una Primaria.

È una novità e riguarda il Partito Repubblicano che con questo sistema intende scegliere i delegati alla Convention ai quali lo Stato in questione ha diritto.

Tre i candidati: il Presidente in carica e in cerca di conferma William Taft, l’ex Capo dello Stato Theodore Roosevelt e il riformatore del Wisconsin Robert La Follette.

Dieci le consultazioni del genere già effettuate a partire da marzo.

Nel North Dakota e nel suo Wisconsin ha vinto La Follette.

Taft ha avuto la meglio nel New York e nel Massachusetts.

Illinois, Pennsylvania, Nebraska, Oregon, Maryland e California si sono schierati con Teddy.

È l’Ohio lo Stato nel quale Taft ha visto i propri natali.

Ebbene, il cinquantacinque per cento abbondante dei votanti si esprime per Roosevelt che prevale sull’enfant de pays fermo al trentanove e mezzo.

Tra la fine dello stesso maggio e i primi di giugno, l’ex Presidente successore di McKinley vince anche nel New Jersey e nel South Dakota.

Conquista In totale nelle Primarie duecentonovanta delegati, quando però ne occorrono cinquecentoquaranta per ottenere l’investitura.

Centoventiquattro vanno al Capo dello Stato in carica e trentasei a La Follette.

Saranno quindi le delegazioni degli Stati che hanno votato alla vecchia maniera non tenendo conto della volontà popolare a decidere.

La nomination andrà allora a Taft che ottiene in totale cinquecentosessantasei suffragi.

Gli apparati hanno prevalso.

La conseguenza?

Teddy esce, fonda un partito personale e demolisce elettoralmente Taft.

Peccato che della frantumazione repubblicana, senza fare una un bel nulla o quasi, approfitti il Partito democratico con Woodrow Wilson.