3 febbraio, 17 marzo 2020: crudeltà del sistema Primarie

I titoli.
Basta rileggere i titoli degli articoli e delle riflessioni pubblicati, messi in onda e in rete tra gli ultimi giorni di gennaio (prima del tradizionale via nell’Iowa della kermesse elettorale) e quelli immediatamente successivi alle consultazioni datate 17 marzo per avere conferma della crudeltà e ferocia del ‘sistema Primarie’, della travolgente giostra sadicamente creata nel tempo e oggi perfetta che illude e demolisce i presunti protagonisti, che crea e distrugge, senza guardare in faccia nessuno.
Certo, ricorderemo Bernie Sanders per le sue posizioni e proposte, ma soprattutto per avere dolorosamente fallito una seconda volta.
Ma avremo almeno lontana memoria dell’effimero Pete Buttigieg, il candidato dichiaratamente gay (la sola ragione per conservarne traccia?) per un paio di settimane sull’onda e subito travolto?
E delle Senatrici Kamala Harris, Amy Klobuchar ed Elizabeth Warren esposte e prima o poi macinate?
Per non parlare delle mille, trascorse e tramontate, figure di contorno.
Resteranno, è vero, Joe Biden e Michael Bloomberg.
Il primo perché improvvisamente risorto.
Il secondo?
Per sempre ci si chiederà su quali basi e con quali speranze l’ex Sindaco della Grande Mela sia entrato in campo all’unico scopo di fallire.