50 giorni, mancano, e regnano confusione e incertezza

Tutta colpa di George Gallup!
Anni Trenta.
Voleva dimostrare con i fatti che le rilevazioni, i sondaggi, che conduceva quanto ai gusti della gente nel campo dei consumi erano corrette.
E il modo più semplice era far vedere che le sue previsioni elettorali – dati consuntivi alla mano – erano esatte.
Il ‘pollster’ era lui, e basta.
Adesso non da adesso, molte centinaia.
Invece di migliorare, in tema, regna una grande confusione.
A 50 giorni dal voto, abbiamo istituti che in maggioranza danno Biden nettamente avanti a livello nazionale e comunque nei ‘Battlegrounds’.
Altri – non molti – che dicono che i giochi sono apertissimi.
Guardando ai singoli Stati, le differenze possono arrivare addirittura al 6/7 per cento.
Praticamente, nessuna certezza.
Affidarsi pertanto alle sensazioni?
In una situazione come quella che stiamo vivendo e con il precedente del 2016?
Non è una buona idea.
E comunque è molto presto.