Antipatia e simpatia: perché il 2020 differisce dal 2016

Da prendere in considerazione.
Intendo, l’analisi proposta dal noto Charlie Cook.
Guardando alle differenze tra il 2016 e il 2020, da specialista in politica elettorale, questi sostiene che fondamentale è e sarà a novembre la percezione, opposta, che hanno adesso gli Americani di Biden e avevano quattro anni fa di Hillary Clinton.
Se difatti il riferimento è alla ‘simpatia’ del candidato, abissale la differenza.
L’ex Vice di Obama è considerato nella norma mentre Hillary veniva ritenuta ‘antipatica’ da ben il 57 per cento degli elettori essendo solo 37 quelli che ne avevano una visione positiva.
Questa la ragione che porta l’analista a credere che alla fine Biden non avrà un crollo nei consensi e vincerà.