Cinque (sei? forse sette?)

Ok, malgrado il trascorrere dei mesi e la selezione impietosa causata si dai confronti ma prima di tutto, per la maggior parte di loro, dalla scarsità della raccolta di contributi, sono ancora quattordici i pretendenti alla nomination democratica 2020.
In larga misura in corsa senza nessuna reale possibilità.
Cinque – come certificato anche dalla loro ammissione al dibattito ufficiale fissato per il 14 gennaio – i ‘veri’ concorrenti:
Joe Biden
Pete Buttigieg
Amy Klobuchar
Bernie Sanders
Elizabeth Warren.
(Appena sotto la linea di galleggiamento, Andrew Yang.
Ancora più in basso, Michael Bloomberg).
Diversa ovviamente dalla elencazione alfabetica quella che deriva dalla valutazione per ciascuno di essi delle effettive possibilità.
In linea generale,
– dando certamente il dovuto riconoscimento a Pete Buttigieg (che però, essendo molto atteso sia in Iowa che nel New Hampshire rischia di perdere credibilità colà fallendo) e al davvero coriaceo e volitivo Bernie Sanders
– tolto il cappello davanti alle due Signore che (a ben vedere, soprattutto Klobuchar) si comportano benissimo
– il front runner, malgrado tutto, si conferma l’ex Vice di Obama Joe Biden.
Rischia, è vero nei due primi e indicati appuntamenti laddove deve evitare di deludere oltre il lecito, ma, sostenuto come è dai neri, dovrebbe prendere la testa già nel Nevada e in South Carolina.
Non manca poi molto al Supermartedì del 3 marzo.
Quella sera molto dei veli saranno stati strappati.