Circolano già i nomi dei possibili ministri dem

Ricordate quel weekend particolare?
Finiva febbraio ed iniziava marzo.
Finiva febbraio con la, fino a pochi giorni prima messa in dubbio, vittoria di Joe Biden nella Primaria del South Carolina.
Iniziava marzo e praticamente tutti i candidati alla nomination democratica che nuotavano nella stessa acqua dell’ex Vice di Obama si ritiravano appoggiandolo.
Restavano a contrastarlo, oramai destinati alla sconfitta, visto che si contendevano il medesimo elettorato, Sanders e Warren.
È in quel fine settimana che ‘nasce’ – meglio, rinasce – Biden.
Ufficializzata la sua candidatura nella rarefatta atmosfera della Convention virtuale di Milwaukee, ecco che i media già si interrogano sulla composizione del suo possibile gabinetto.
E quali i nomi se non quelli dei vecchi rivali poi associati?
Amy Klobuchar andrebbe bene per la Giustizia?
Cory Booker per le questioni razziali?
Pete Buttigieg alla Sanità?
Elizabeth Warren, infine riavvicinatasi, al Tesoro?
Andrew Yang alla modernizzazione?
Ma certo.
Qualcosa invero di già molte volte in passato e in tutti e due i campi accaduto.