Cosa farà Ocasio-Cortez nel 2022?

Intervistata da Vanity Fair a proposito del futuro che l’attende, delle proprie ambizioni politiche, l’icona della sinistra democratica radicale nuovaiorchese Alexandria Ocasio-Cortez (che va particolarmente seguita quale vera, principale, esponente della novella ondata di giovani contestatori che vedono scricchiolare il ‘Sogno americano’ e cercano alternative sociali) ha dichiarato di essere intenzionata a sfidare per la nomination 2022 al Senato Chuck Schumer (attualmente, Minority Leader in quell’aula), o nel 2024 Kirsten Gillibrand.
Non si vede, dice, per sempre partecipe della vita dell’House of Representatives.
Non nasconde in prospettiva la dinamica Signora – giustamente considerando che porsi una meta sia molto più produttivo che pensare a proprie auto limitazioni – di guardare anche molto più in alto.
Vedremo cosa farà ricordando che, contro ogni previsione, all’epoca ventottenne, nelle Primarie democratiche del 2018 – avanti di prevalere facilmente a novembre sul contendente repubblicano – ebbe a sconfiggere di forza (abissale il distacco) un pezzo da novanta dell’Asinello quale era Joe Crowley – dieci volte eletto e a quel mentre Chair of the House Democratic Caucus – complimentata da Bernie Sanders e da Noam Chomsky, conquistando una ribalta nazionale, in prospettiva non effimera.
Corre e vince, d’impeto, Ocasio (oggi forte e nello stesso tempo temuto stimolo ‘socialista’ anche per Joe Biden) tanto che l’allora sconfitto le dedicò ‘Born to run’ di Bruce Springsteen!