Cosa ha significato per gli Stati Uniti la battaglia di Ayacucho

È vero, si dovette aspettare ancora un anno e un mese circa perché anche Callao cadesse.
Ma è il 9 dicembre 1824 la data ‘giusta’.
È il 9 dicembre del 1824 che ad Ayacucho, oggi Perù, il Generale indipendentista Antonio de Sucre sconfigge gli Spagnoli, colaggiù costretti all’ultima guerreggiata difesa delle loro colonie.
È da questa data che di eserciti di colonizzatori (negli Stati Uniti era accaduto l’ultima volta nella cosiddetta Guerra del 1812 e lo straniero in questione era l’Inglese) in tutto il continente America (isole escluse perché per esempio Cuba sarà spagnola fino al 1898) non si sentirà più parlare.
Era altresì vero che non poche delle già colonizzate terre (Brasile portoghese incluso) si erano differentemente rese indipendenti prima.
Il Messico, per dire.
Il Messico di allora che si estendeva verso il Pacifico (restando invece la Florida iberica fino all’acquisto nei primi Venti dell’Ottocento) a perdita d’orizzonte nella massima parte dei territori che tra il 1836 (Guerra di Indipendenza del Texas) e il 1848 (Pace dì Guadalupe Hidalgo, che poneva fine alla Guerra Messicana) gli USA in un modo o nell’altro annessero.
Ma è con l’abbandono di ogni pretesa e speranza conseguente al 1824 e il definitivo ritiro delle truppe spagnole ‘americane’ continentali che l’espansionismo statunitense potrà successivamente contare su un avversario, organizzato per quanto declinante, in meno ed avere mano libera altresì nel confronti dei via via indipendenti Stati Latino Americani.