Donald Trump Presidente e Kamala Harris Vice (?!)

Una ‘ipotesi di scuola’ quella proposta ed esaminata da Francesco Russo su AGI il 19 ottobre?
L’ipotesi che a fianco di un Donald Trump confermato dalla Camera sieda una Kamala Harris eletta dal Senato?
Una ipotesi di scuola estrema che dimostra quanto l’autore sia felicemente addentro ai meccanismi più riposti delle istituzioni e delle regole elettorali americane.
Sulla base del XII Emendamento datato 1804, se i Grandi Elettori usciti dalle urne il 3 novembre fossero 269 a testa e non vi fossero defezioni nel voto del loro Collegio (come altrimenti se invece, proprio a causa di cambiamenti si arrivasse colà comunque al pareggio), il Presidente sarebbe eletto dalla Camera e il Vice dal Senato.
Le votazioni in sede camerale vedrebbero gli Stati pesare tutti un solo voto non contando più a quel punto né il numero degli abitanti né la conseguente consistenza dei predetti Delegati al citato Collegio.
Ove il numero degli Stati aventi delegazioni a maggioranza repubblicana fosse prevalente potrebbe essere rieletto Trump.
Le votazioni in sede senatoriale nelle quali ogni Senatore si esprime personalmente, se la Camera Alta fosse a maggioranza democratica, potrebbero concludersi invece effettivamente con la elezione di Kamala Harris.
Quanto alla nomina da parte della House of Representatives del Capo dello Stato abbiamo il precedente del 1824.
Quanto a quella del suo Vice, del 1836.
Divertente se le due situazioni coincidessero.
Molto divertente!