Dove si decide alla fine chi siederà dal 2017 al 2021 alla Casa Bianca?
Tolti gli Stati più o meno sicuri – sondaggi alla mano i grandi elettori di Hillary Clinton sarebbero centoottantotto e quelli di Donald Trump centosessantacinque – per l’uno o per l’altro candidato, restano quelli assolutamente ad oggi non attribuibili perché il vantaggio nelle rilevazioni di voto dell’uno o dell’altro resta dentro il margine di errore.
Eccoli, per un totale di ben centoottantacinque delegati:
Florida, ventinove
Ohio, diciotto
Pennsylvania, venti
North Carolina, quindici
Colorado, novembre
Nevada, sei
Minnesota, dieci
Wisconsin, dieci
Michigan, sedici
Iowa, sei
Virginia, tredici
New Hampshire, quattro
Arizona, undici
Georgia, sedici
Maine, due (in verità, i delegati del Maine sono tre ma lo Stato in questione non assegna i propri grandi elettori col metodo ‘winner take all’ ragione per la quale i sondaggi possono indicare i vincenti collegio per collegio).
Ricordo che i primi tre Stati elencati sono considerati determinanti e che prevalere nel conteggio finale senza aver vinto in almeno due dei tre è quasi impossibile.
Ricordo ancora che nessun presidente repubblicano è stato eletto senza avere conquistato l’Ohio.
Infine, che proprio l’ora citato Ohio ‘indovina’ dalle votazioni del 1964 il vincente, nel senso che vota ogni volta per il candidato che prevarrà a livello nazionale.
Per conoscenza, oggi 1 ottobre, Real Clear Politics, facendo la media di tutti i sondaggi più importanti e seri (per quanto possano esserlo), afferma che nello Stato con capitale Cleveland il repubblicano conduce per il due per cento.