E se rispuntasse Hillary?

Ipotesi: nessuno dei candidati democratici conquista prima della Convenzione la maggioranza assoluta dei delegati.
I convenuti guardano altrove e in una ‘brokered Convention’ come non si vede da tanto tempo, riscoprono Hillary Rodham Clinton!!!

I precedenti non mancano affatto.
Anche se datati.
Intendo, quelli che hanno visto un candidato a White House sconfitto riproporsi quale sfidante di colui che lo aveva battuto.
E non pochi, la gran parte, con esito positivo.

Vediamo:
– 1800 (peraltro con un sistema diverso da quello attuale visto che non esisteva il ticket), allorquando Thomas Jefferson, perdente nel 1796 da John Adams, si rifece
– 1828, l’anno in cui Andrew Jackson si prese una agognata rivincita estromettendo John Quincy Adams che nel 1824 lo aveva superato alla Camera (l’unica volta nella quale non fu raggiunta una maggioranza tra i Grandi Elettori)
– 1840, battuto nel 1836 da Martin Van Buren, William Harrison lo defenestrò
– 1892, Grover Cleveland, andata male la sfida con Benjamin Harrison quattro anni prima, lo batté
– 1956, l’ottimo Adlai Stevenson perse per la seconda volta contro Dwight Eisenhower.

Questo per quanto riguarda i rematch tra gli stessi contendenti.

Particolari invece i casi (che qui ricordiamo nelle estrema ipotesi di una candidatura di Hillary contro un differente repubblicano) riguardanti candidati opposti a due o, in un caso, tre contendenti diversi:
– John Adams che per due volte (era previsto perdesse essendo l’avversario il Padre della Patria e per questo viene citato in questa seconda compagnia) è battuto da Washington (1788/89 e 1792) per poi diventare Presidente nel 1796 ai danni di quel Thomas Jefferson che, come visto, in seguito si prenderà la rivincita
– George Clinton (non un antenato), sconfitto da George Washington nel 1792 e da James Madison nel 1808
– C. C. Pinckney che perse da Jefferson nel 1804 e da Madison nel 1808.
– Thomas Dewey, che perse due volte di seguito ma contro due differenti avversari (nel 1944 Franklin Delano Roosevelt, nel 1948 Harry Truman) e
– Henry Clay, capace di perdere tre volte contro tre diversi rivali nel 1824 (anche lui da John Quincy Adams), nel 1832 (da Jackson) e nel 1844 (da James Polk).

Tutto ciò badando ai candidati espressi nel tempo da partiti di peso perché invece movimenti politici minori hanno portato ripetutamente alla sfida il medesimo personaggio politico (per esempio, quattro volte, Eugene Debs i socialisti).

Nota bene: il fatto che in certe circostanze gli sconfitti siano più di uno (per dire, nel 1792, nel 1808 e nel 1824) è conseguenza delle molteplici candidature in alcune antiche situazioni proposte.