Effetti previsti in futuro del Censimento 2020

È sulla base dei risultati dei decennali Census (dal 1790 sempre coincidenti con l’anno avente finale zero) che si determina il numero proporzionalmente distribuito dei Rappresentanti spettanti a ciascuno Stato e, per conseguenza (essendo questi pari alla somma degli stessi Rappresentanti e dei Senatori), dei suoi Grandi Elettori.

Il Censimento in programma il prossimo 1 aprile, a questo fine, non avrà incidenza immediata ma a partire dalle Mid Term Elections 2022 per la Camera.
Poi, sulle Presidenziali del 2024.
Le Mid Term del 2026.
Le ulteriori Presidenziali del 2028.
E infine sulle Mid Term del 2030.

Le previsioni dicono che sette Stati dovrebbero vedere aumentare i propri Rappresentanti e quindi i Grandi Elettori.
Il Texas aumenterebbe di tre eletti.
La Florida di due.
Colorado, Arizona, North Carolina, Montana e Oregon di uno.
Mentre Alabama, California, Minnesota, Illinois, Michigan, Ohio, West Virginia, Pennsylvania, New York e Rhode Island ne perderebbero uno a testa.

Continuerebbe pertanto da questo importantissimo punto di vista il declino del New York e dell’Ohio.
Aumenterebbe grandemente il peso del Texas e della Florida.
Per la prima volta dopo molti decenni la California conterebbe un Rappresentante e un Grande Elettore in meno.