Non solo una corsa verso il ‘politically correct’ assoluto (due donne nel ticket? ottimo in tale prospettiva, ma sarebbe meglio se una delle due fosse lesbica, handicappata e appartenente a una etnia minoritaria), anche un ragionamento utilitario.
Elizabeth Warren – senatrice ancora più a sinistra del povero Sanders e da sempre vista (lei ricambia) come il fumo negli occhi da Hillary Clinton – viene in questi giorni indicata come running mate dell’ex first lady.
Ove accettasse – ha detto subito che non vede l’ora – comporrebbe con la ‘nominata’ in pectore un ticket solo femminile.
(Che goduria per i media!)
Ma concorrerebbe a recuperare – almeno in teoria – in sede di general election gli elettori di Sanders più malleabili.
Torna alla mente la convention democratica del 1932.
John Garner si opponeva strenuamente a Franklin Delano Roosevelt salvo improvvisamente determinarne la nomination.
In cambio, la vice presidenza.
Interrogato in merito al suo voltafaccia, disse: “La politica è una cosa strana”.
Già!