Il minimo?
Jimmy Carter nel 1976: settantaquattro e ottantanove per cento.
Questo perché il ‘terzo’ candidato John Anderson aveva catturato a sua volta un nove e ventotto.
Per il resto, dal 1964, e cioè da quando Washington D.C. ha diritto a votare i suoi Grandi Elettori, tranne, per pochissimo, il Nixon datato 1972, nessun repubblicano è riuscito a tenere sotto l’ottanta per cento (negli ultimi tempi, novanta!) il voto per l’Asinello.
Sono pertanto quattordici (tutte!) le votazioni per i Grandi Elettori colà vinte dai democratici.
Una sequenza record che vedrà certamente l’aggiungersi di una tacca il prossimo 3 novembre 2020.