Ok, occorre avere una certa età perché ai giovani il nome dei Beach Boys non credo dica qualcosa.
Ma per tutti coloro che negli anni Sessanta avevano dai dieci ai trent’anni è un nome che parla direttamente al cuore.
Oddio, non è che il gruppo che ai giorni nostri in cotal modo si chiama sia quello originale ma ne fa parte di certo Mike Love, uno tra i mitici fondatori.
Ebbene – sia per l’amicizia che lega appunto Love a Donald Trump, sia per vicinanza ideologica con i GOP (da verificare) – tra i molti attori, cantanti, allenatori, atleti di varie discipline che lo staff del magnate ha invitato alla prossima convention il nome Beach Boys e, a livello internazionale, il più conosciuto.
A quel che sembra, l’intento del candidato dell’elefantino è quello di trasformare la riunione di Cleveland in un enorme spettacolo televisivo.
Una persona a lui vicina ha tranquillamente dichiarato che sono stufi di uomini politici e di discorsi.
Nessuna sorpresa: giorno verrà – e prestissimo – nel quale la presidenza USA sarà assegnata a una star (necessario sia una star) tv che di politica e ideologia non sappia nulla e, soprattutto, non voglia sapere nulla.
Per intanto, aspettiamo di sentire risuonare alla convention le indimenticabili note di ‘Good Vibrations’, un capolavoro.