Hillary Clinton rischia davvero

La nuova (ennesima) bufera, il nuovo scandalo, sembra abbiano ferito gravemente Hillary Clinton.

La lettera ufficiale al Congresso con la quale il direttore dell’FBI ha annunciato una nuova inchiesta sull’ex first lady per via delle email che la riguarderebbero rintracciate tra le mille e mille (addirittura seicentocinquantamila, pare) rinvenute nel corso di una indagine penale nei computer della sua segretaria e del di lei ex marito potrebbe averla azzoppata a oramai meno di dieci giorni dal voto.

Si è già detto che i sondaggi danno oggi alla pari l’ex segretario di Stato e il suo sfidante.

Si è detto che addirittura prima della deflagrazione del nuovo inghippo Trump l’aveva superata di quattro punti nella determinante Florida.

Ma quel che davvero preoccupa grandemente la signora, il suo staff e tutto l’establishment democratico è l’esito di un’altra particolarissima rilevazione.

Orbene, se tra coloro che hanno già votato via posta il cinquantaquattro per cento era favorevole alla Clinton (contro il trentasette di ‘trumpiani’), adesso, tra quanti devono ancora votare – e sono una larga maggioranza – il cinquantuno per cento si dichiara a favore del GOP, mentre solo il quarantadue è ancora intenzionato ad appoggiare Hillary.

Non va affatto bene, pertanto.

Comunque, specie in una campagna tanto movimentata (forse, più che mai in precedenza), sbaglierebbe chi desse oggi per venduta la pelle dell’orso!