10 febbraio, ore quattro del mattino, da noi.
In corso lo spoglio nel New Hampshire.
Scrutinate poco più del cinquanta per cento delle schede, Bernie Sanders è in vantaggio su Hillary Clinton di circa venti punti percentuali!
Un risultato che solo qualche settimana fa era semplicemente inimmaginabile.
Certo, il deflagrare dello scandalo ‘emailgate’ e la comunicazione da parte dell’FBI del fatto che l’inchiesta sul comportamento dell’ex segretario di Stato va avanti è un duro colpo che, peraltro, da solo, non spiega tutto quanto va accadendo.
Invero, la signora si rivela un candidato pieno di problemi e di per sé debole anche se si affanna a dare la colpa del difficile andamento al proprio staff.
E’ stato infatti detto al riguardo che se le cose, pur cambiando collaboratori, non vanno bene la colpa non è appunto dei collaboratori ma del candidato!
Aspettiamo l’esito finale del Granite State ma fin d’ora sappiamo che nella prossima tornata, in Sud Carolina, la Clinton deve tornare prima, e nettamente, se non vuole che il partito dubiti seriamente di lei e che qualcuno pensi davvero di entrare nell’agone per portarla senza maggioranza ad una convention a quel punto incerta, come tra i democratici non succede dal tempo dei tempi!