Il candidato ‘perenne’

È davvero un peccato che Eugene McCarthy sia venuto a mancare a fine 2005.

Fosse tra noi, starebbe già organizzando il suo Comitato elettorale in vista del 2020.

Da indipendente o da leader di uno dei mille (sono un numero infinito) partiti ‘minori’ USA.

È quello del fu (in particolare, nel 1968) esponente dell’area radicale democratica un perfetto esempio di ‘candidato perenne’ a White House.

Battuto alla Convention nel citato ‘68 da Hubert Humphrey, uscito dal partito dell’asinello, si candidò  cinque volte con sempre minor seguito.

Molti altri i casi del genere.

Usualmente, però, in movimenti di secondo piano.

Da ricordare, comunque, almeno il socialista Eugene Debs, in corsa la bellezza di cinque occasioni.