Il Coronavirus domina il dibattito Biden/Sanders

Chi mai avrebbe ipotizzato anche relativamente pochi giorni fa che l’undicesimo (e a questo punto probabilmente ultimo) dibattito tra i candidati democratici alla nomination 2020 (restati in corsa solo Joe Biden e Bernie Sanders) avrebbe trattato in modo del tutto prevalente di Coronavirus sostenendo all’unisono naturalmente i due l’inadeguatezza del Presidente?
Discusso dei comportamenti da avere al riguardo?
Di quello che farebbero per affrontare l’epidemia e le sue conseguenze economiche e sociali se a White House?
Altresì, se davvero la radicale riforma sanitaria sempre proposta dal Senatore del Vermont (“La gente chiede risultati, non rivoluzioni”, l’efficace monito di Biden) porterebbe veri benefici in una cotale situazione come l’ex Vice Presidente ovviamente non ritiene?
In secondo piano se non annichiliti argomenti diversi.
Da segnalare però che Biden ha detto essere sua intenzione scegliere come candidata alla carica vicaria una donna e di volere nominare quando possibile una nera Giudice della Corte Suprema.
Non si vede come l’andamento del dibattito e il tema principalmente trattato possa permettere a Sanders di recuperare qualcosa in termine di delegati nel nuovo appuntamento elettorale in programma il giorno 17 marzo in Arizona, Florida, Illinois e Ohio.
Al momento (dati impietosi per il fino a sostanzialmente pochi giorni fa dato per vincente ‘socialista’), i numeri dicono
– Biden ottocento novanta eletti impegnati a sostenerlo a luglio a Milwaukee nella Convention
– Sanders settecentotrentasei.