Il mandato unico

Vecchia storia.

Si dice che in verità il Presidente USA governi liberamente solo diciotto mesi.

I primi.

Dall’insediamento alla metà circa del secondo anno di mandato.

Dopo, iniziano i condizionamenti.

Sì avvicinano le Mid Term Elections e bisogna operare ‘opportunamente’ per evitare tracolli elettorali al proprio partito.

Accordi.

Mediazioni.

Assoggettamenti.

Dopo le Mid Term, il secondo biennio è del tutto dominato dalla necessità assoluta di essere confermato.

Di non finire nell’elenco triste dei bocciati dagli elettori.

Quindi e pertanto, massima attenzione ai sondaggi e insomma una azione governativa comunque da ‘anitra zoppa’.

Azzoppata non a seguito (come peraltro occorre non poche volte) di una sconfitta che abbia creato maggioranze congressuali avverse ma da comportamenti assolutamente frenati e spesso contraddicenti le promesse fatte.

Il secondo quadriennio quando ottenuto?

Quasi sempre in tono decisamente minore.

Già convinti della opportunità di limitare per tali forti motivi i mandati a uno e uno soltanto erano nella prima metà dell’Ottocento i ‘Wighs’, partito seriamente in lotta per la Presidenza grosso modo a partire dalla tornata elettorale del 1836.

Due i Capi di Stato Whigs effettivamente eletti: William Harrison nel 1840 e Zachary Taylor nel 1848.

Tutti e due morirono in carica entro breve (Harrison brevissimo: un solo mese) tempo dall’insediamento.

Rispettarono assolutamente in cotal modo le idee del partito di appartenenza al riguardo.