Il tramonto dei Whig

Elezioni presidenziali del 1852.

Seguendo un copione già messo in scena nel 1844, i Whig non ricandidano il loro Presidente uscente.

Nel predetto 1844 avevano preferito Henry Clay all’incumbent John Tyler mentre nella circostanza scelgono Winfield Scott invece di Millard Fillmore (e va anche notato – a certificare la pedissequa ripetizione – che sia Tyler che Fillmore erano subentrati da Vice in corso di mandato al titolare, un generale eroe di guerra in entrambe le circostanze, morto in carica).

Demolito Winfield Scott dal ‘dark horse’ democratico Franklin Pierce (duecentocinquantaquattro Grandi Elettori a quarantadue), il partito Whig – nato nei primi anni Trenta in opposizione al governo Jackson – declina rapidamente e già nel 1856 non sarà in grado se non unendosi ad altri come Know Nothing di proporre un proprio candidato a White House.

Sic transit gloria mundi!