Jackson e lo Spoils System

Allorquando Thomas Jefferson arrivò ad occupare lo Scranno Presidenziale larghissima parte dei funzionari pubblici erano Federalisti.
Appartenevano cioè al Partito del suo predecessore John Adams.
Prese pertanto il nuovo Capo dello Stato l’abitudine di sostituire ogni qual volta possibile i predetti con i ‘suoi’ tanto che al momento di lasciare, trascorsi otto anni, gli impiegati federali erano praticamente tutti Democratico Repubblicani.
Fu quella la prima applicazione di un meccanismo decisamente e ancor più radicalmente messo in pratica più tardi da Andrew Jackson.
Il primo Presidente Democratico sostenne addirittura concettualmente lo ‘Spoils System’ (è del resto il suo sostenitore e futuro Segretario di Stato William Marcy che afferma “non v’è nulla di male, dato che le spoglie dell’avversario appartengono al vincitore, che questi ne disponga come di un bottino”) dicendo che “l’avvicendamento nelle cariche è un principio fondamentale per il repubblicanesimo”.
La periodica sostituzione dei funzionari, a suo modo di vedere, serviva a combattere la corruzione, evitare la cristallizzazione della burocrazia e permettere a un maggior numero di cittadini di partecipare alla vita pubblica.
Per quanto, invero (e come ricorda Maldwyn Jones), alla fine Jackson non abbia sostituito più del venti per cento dei precedenti burocrati, pur tuttavia fu lui ad introdurre definitivamente il sistema dell’avvicendamento facendolo diventare una persistente caratteristica nazionale.