Johnson: “Rappresento tredici milioni di elettori!”

Des Moines, Iowa.

Il candidato a White House del Libertarian Party Gary Johnson parla di fronte a un buon numero di persone, molte delle quali entusiaste.

Come è ovvio, avvicinandosi il 26 settembre giorno nel quale è fissato il primo confronto televisivo nazionale, tema fondamentale del suo intervento è la richiesta di essere ammesso nell’occasione a parlare alla nazione assieme a Hillary e Donald.

Le regole dicono che per riuscire nella non piccola impresa deve essere accreditato dai principali istituti sondaggistici almeno di un quindici per cento delle intenzioni di voto su base nazionale.

Ebbene, l’ex governatore si colloca ad oggi intorno al dieci, poco meno invero.

Ed ecco allora lo slogan che dovrebbe fare breccia:

“Fatemi parlare: rappresento tredici milioni di elettori!”

E in effetti, il dieci per cento degli elettori corrisponde all’incirca ai citati tredici milioni di persone.

Ok, Johnson è in gamba, un politico di vaglia e che bene ha operato.

Come lui, il vice Bill Weld.

Ma, per quanto si siano dati da fare, non hanno sfondato e, a meno di disastri che colpiscano i rivali, non sfonderanno.

Peccato.