Kamala Harris, Joe Biden: attacchi e contrattacchi

Prima uscita del novello duo democratico.
In una scuola di Wilmigton, la cittadina del Delaware nella quale, da casa (dal sottoscala!) conduce la sua particolare campagna Joe Biden.
Hanno illustrato ciò che li unisce, ovviamente sorvolando su quanto li divide.
È in queste ore specifico e frequentatissimo intento dei media tutti, degli osservatori, degli analisti di ogni tendenza e ideologia esaminare da qualsivoglia possibile punto di vista Kamala Harris.
È, appunto, la persona ‘giusta’ per Biden visto che lo ha ferocemente attaccato nei dibattiti del 2019 accusandolo di avere in qualche modo sostenuto alcuni cascami del segregazionismo?
È accettabile che i due, per evidenti convenienze, collaborino essendo altresì nel partito su posizioni avverse come dimostra il fatto che Harris si sia opposta all’ex Vice di Obama nelle Primarie?
Rientra nell’ordine delle cose?
È questa scelta nelle intenzioni dell’establishment democratico davvero una predeterminazione?
Si è messo in qualche modo sotto tutela il ‘vecchio’ presumptive nominee?
Dalla sinistra liberal (mancano per ora le reazioni ‘vere’ dei radicali sandersiani), del tutto naturalmente, applausi e congratulazioni.
Dai conservatori, altrettanto ovviamente, critiche e dubbi.
Intanto, incredibilmente aumentati in sole ventiquattro ore i contributi arrivati ai democratici.