L’appartenenza sociale e culturale

Altamente significativo uno dei criteri usato da parte degli studiosi nel giudicare i Presidenti USA.
Parlo della loro provenienza sociale e per conseguenza della cultura, dell’educazione, della preparazione che li hanno contraddistinti.
Da questo fondamentale punto di osservazione – con l’eccezione dei due Roosevelt (comunque a loro volta datati visto che hanno governato tra il primissimo Novecento e la metà dei Quaranta dello stesso secolo) – è tra i Padri Fondatori che si trovano i ‘migliori’.
John Adams
Thomas Jefferson
James Madison
John Quincy Adams
(quest’ultimo non tanto nei travagliati anni della Casa Bianca quanto prima e dopo)
sono stati appunto per formazione e contributi le punte più elevate.
Con loro – dimostrazione assoluta che la frase di Bismarck “Esiste una particolare Provvidenza Divina che protegge i pazzi, gli ubriachi, i bambini e gli Stati Uniti d’America” coglie nel segno – gli infine poco numerosi (“cinquanta semidei” secondo Jefferson) creatori di quella articolata costruzione ideale, filosofica (“Gli Stati Uniti sono un prodotto della filosofia”, ha detto Margaret Thatcher”), giuridica e sociale che si pone alle formidabili fondamenta della Nazione.
Fondamenta che reggono malgrado il declino (con le due eccezioni segnalate: ‘Teddy’ essendo in particolare straordinario) della classe politica dominante nel successivo svolgersi della storia.