L’influenza dell’1 novembre sulle Elezioni Americane

1848, per la prima volta le Elezioni Americane si svolgono in una sola giornata.
Esattamente il 7 novembre.
Un martedì.

Perché novembre?
Perché un martedì?
Quale martedì?

Ove si escludano le prime votazioni per i Grandi Elettori (che ebbero luogo tra il 15 dicembre 1788 e il 10 di gennaio 1789), fino alla tornata datata 1844, nell’anno bisestile – una coincidenza visto che le seconde consultazioni ebbero luogo nel bisesto 1792 e il mandato è quadriennale – il popolo degli aventi diritto poteva votare per un arco di tempo di oltre trenta giorni comunque sempre comprendenti, se non tutto, larga parte del mese penultimo dell’anno.
Questo in ragione del fatto che l’economia si reggeva sull’agricoltura e l’allevamento del bestiame e che il momento meno impegnativo dal punto di vista lavorativo per agricoltori, allevatori e mandriani era ritenuto appunto novembre.

Allorquando, per legge, si decise che il diritto di voto per la bisogna dovesse essere esercitato in un solo giorno si discusse sulla determinazione dello stesso.

Per cominciare, novembre era da confermare e confermato fu.
Si doveva votare di domenica?
Impossibile (data l’epoca e la grande importanza della Religione).
Era la giornata festiva dedicata al Signore e quindi…
Di lunedì?
Occorreva lasciare agli elettori il tempo per recarsi alle urne e pertanto no.
Di martedì?
Va bene, ma non semplicemente il primo martedì del mese di novembre perché avrebbe potuto cadere l’1 che è giorno dedicato ai Santi e quindi…
Così si decise che si sarebbe votato “il primo martedì dopo il primo lunedì” del penultimo mese dell’anno bisestile.

E cosa era il citato 7 novembre del 1848 se non appunto quel particolare martedì?