Michigan 2020

Meno di 11.000 voti popolari di differenza.

Pari a 0,23 per cento.

Ed era dal 1988 (lo Stato quell’anno preferì George Herbert Bush a Michael Dukakis) che non succedeva.

Nel 2016, contro ogni previsione democratica (dava il partito dell’asinello per certa la vittoria colà), il repubblicano Donald Trump strappava i determinanti (con quelli della Pennsylvania e del Wisconsin) Grandi Elettori del Michigan.

Sarà pertanto quasi certamente decisivo per il Presidente in carica ripetere il risultato il prossimo anno.

Sarà altrettanto importante – forse determinante – tornare a vincere laggiù anche per i democratici.

Un voto (un solo voto!) popolare in più convoglia sul vincitore dieci Grandi Elettori!