Nelle pieghe del 22° Emendamento, ovvero cosa rischiano i democratici

Entrato in vigore nel 1951, il 22° Emendamento alla Costituzione Americana dice, semplificando e come tutti dovrebbero sapere, che un Presidente eletto due volte non può ripresentarsi una terza.

(Eletto due volte – si badi bene – non che abbia compiuto due mandati o che sia stato in carica otto anni, come si dice.

La differenza sta nel fatto che un Capo dello Stato USA eletto appunto due volte potrebbe, per malattia o per differente necessità, non portare totalmente a termine uno dei due quadrienni non permanendo quindi in carica per otto anni non potendo comunque ricandidarsi).

Nelle pieghe – per così dire – del disposto emendativo una disposizione alla quale oggi i democratici vogliosi di defenestrare Donald Trump con l’impeachment devono fare particolare attenzione.

Recita difatti a proposito di un Vice Presidente subentrante la norma che se il vicario entra in carica nella prima metà del mandato del predecessore può dipoi proporsi autonomamente una sola volta.

Recita invece che se subentra nella seconda metà del quadriennio del Presidente sostituito può candidarsi ed essere autonomamente eletto due volte!

Ora, siamo a questi tempi proprio nel secondo biennio del mandato del tycoon il che significa che l’eventualmente subentrato Mike Pence, portato a termine il restante periodo del mandato in origine di Trump può candidarsi da Presidente uscente nel 2020 e, cosa che The Donald non può fare, anche nel 2024!

Attenzione.

Attenzione.