Perché Gary Johnson non ha potuto né potrà candidarsi alla vice presidenza USA (un petit divertissement)

Come quattro anni orsono, il Libertarian Party, questa volta nella appena conclusa convention di Orlando, ha candidato alla Casa Bianca Gary Johnson.

Già repubblicano – fu governatore del New Mexico per il GOP per due mandati – e invano aspirante in quel partito alla nomination, il Nostro ha cercato e trovato spazio appunto tra i libertariani.

E, d’altra parte, il passaggio tra le due appartenenze politiche non è una novità (si pensi a Ron Paul, per fare un altro nome) visto che tra i rep esiste, sia pure minoritaria, anche un’ala proprio libertariana.

Scherzando, anni fa, nell’apprendere della trasmigrazione di Gary, ebbi a scrivere che la sua scelta doveva essere determinata dal fatto che mai, in uno dei due partiti maggiori, avrebbe potuto aspirare alla candidatura come vice presidente.

Questa strada, per quanti si chiamino Johnson di cognome, è assolutamente sbarrata.

Quale mai candidato allo scranno presidenziale accetterebbe infatti di avere come running mate un Johnson quando nelle due occasioni nelle quali così è stato il capo dello Stato è stato assassinato e il vice gli è subentrato?

Nel 1865, quando Lincoln venne ucciso, gli successe Andrew Johnson.

Nel 1963, quando Kennedy fu eliminato, subentrò Lyndon Johnson.

E visto che non c’è due senza tre…