Segno della gravità della situazione, Grassley non andrà alla Convention

Va per gli 87 anni il Senatore dell’Iowa Charles ‘Chuck’ Grassley.
Presidente ‘pro tempore’ (e pertanto terzo nella linea di successione alla Executive Mansion) della Camera Alta dove siede da tempo infinito (eletto la prima volta nel 1980, l’anno nel quale Ronald Reagan sconfisse Jimmy Carter!), è ovviamente tra i massimi esponenti repubblicani (non da oggi).
A dimostrazione del fatto che il maledetto Covid 19 è tuttora una consistente minaccia, Grassley ha comunicato che, al fine di evitare problemi riguardanti la salute, non parteciperà alla agostana Convention del suo partito.
Una conferma – oltre che della pericolosità della situazione quanto all’epidemia – del fatto che in questo del tutto elettoralmente (ci stiamo interessando al voto in queste pagine) anomalo 2020 le Conventions avranno (se non esclusivamente virtuali) uno svolgimento che registrerà limitate presenze, zero o quasi festeggiamenti, sconvolgendo tradizione e folklore e che poco o nullo potrà essere il loro (consueto) impatto propagandistico.
Certo, nel trascorrere del tempo, ‘things change’.
Meglio sarebbe però – è una significativa ovvietà, questa – se i cambiamenti fossero decisi e voluti seguendo evoluzioni per così dire normali.