Storia istituzionale della più trascurata maggioranza degli Stati Uniti: le Donne

Siamo nel 2020 e al 1920, a cento anni fa!, risale la Conquista (perché usare il decisamente diminutivo termine “concessione” a tale riguardo?) del Diritto di Voto da parte delle Donne Americane.

Presidente degli Stati Uniti d’America?
Nessuna Signora eletta.
Una ed una soltanto – Hillary Rodham Clinton – capace di ottenere la nomination e candidarsi, nel 2016.
La cinquantottesima volta nella quale i cittadini erano chiamati a votare!

Vice Presidente?
Nessuna.
Due le candidate e, occorre dirlo, d’un minore profilo.
Due le sconfitte.
Geraldine Ferraro nel 1984 e Sarah Palin nel 2008.

Speaker della Camera dei Rappresentanti (seconda carica nella linea di successione alla Casa Bianca)?
Una, Nancy D’Alesandro Pelosi.
Eletta e rieletta – la prima volta nel 2007 – e, alla fine, la sola Donna arrivata ad uno dei massimi scranni istituzionali.

Presidente Pro Tempore del Senato (terzo incarico nella predetta linea)?
Mai nessuna Signora.

Passando alla Presidenza della Corte Suprema?
Nessuna Donna mai indicata.

Ove si guardi poi all’incarico governativo di maggior prestigio e cioè alla Segreteria di Stato, è solo sul declinare dell’ultima decade del Novecento – buona grazia, comunque prima del terzo millennio, evviva! – che un Presidente (Bill Clinton) chiama a ricoprire l’incarico una Signora.
Siamo nel gennaio del 1997 e la prescelta è Madeleine Albright.

È quest’ultimo, a ben guardare e a questi livelli, il primo caso (Pelosi Speaker è datata dieci anni dopo) nel quale la maggioranza più trascurata degli Stati Uniti – le Donne, naturalmente – abbia preceduto non i neri in generale ma gli uomini (i maschi, per capirci) di colore – Colin Powell sarà Segretario di Stato immediatamente dopo Madeleine Albright – in un percorso che è segnato all’origine dal riconoscimento – Conquista come sopra detto – del Diritto di Voto che i secondi ebbero esattamente cinquant’anni prima (il XV Emendamento è datato 1870, il XIX solo 1920).

Sarà – va a questo punto detto – Condoleezza Rice, subito dopo Powell, in carica agli Esteri dal gennaio del 2005, a chiudere il cerchio.
Signora e nera!

Considerato il fatto che, come detto in premessa, nel 2020 cade il primo centenario della entrata in vigore del XIX Emendamento che ha dato alle Donne il Diritto di Voto, diritto effettivamente esercitato proprio in una elezione presidenziale il 2 novembre di quel determinante anno, fantastico sarebbe se – Donald Trump se ne faccia motivo – una Signora, non importa affatto, assolutamente, se democratica o repubblicana, se bianca o di colore, arrivasse finalmente a White House!!!