Trump di qua, Trump di là, Trump su, Trump giù

Ma gli altri corrono ancora?

Si parla talmente tanto – malissimo, per lo più, andando perfino a sentire cosa ne pensa e dice Stephen Hawking! – di Donald Trump che ci si scorda di Hillary e di Sanders.

Mentre, parlando con i motociclisti di un qualche benedetto gruppo The Donald attacca tutto e tutti (i giornali “bugiardi”, un giudice “messicano” che ce l’avrebbe con lui e chi più ne ha più ne metta), qualcuno, beccandosi un perentorio “no” in risposta, raccoglie firme a decine di migliaia perché venga tolta la stella a suo nome collocata sulla Walk of Fame.

Mentre ricuce con i veterani di guerra (aveva a suo tempo parlato male di John McCain e qualche parola per riconciliarsi con i reduci andava pur detta) e chiama Elizabeth Warren ‘Pocahontas’ (la senatrice che lo odia aveva qualche anno fa rivendicato le origini pellerosse), viene accusato da Robert Kagan – un destrorso, non un maledetto liberal – di fascismo.

Tv, quotidiani, talk show, tutti si occupano di lui.

Gli fanno tale e tanta propaganda che, alla fine, è quello che deve spendere di meno in pubblicità.

Non sanno proprio che fare con un personaggio fuori dagli schemi come lui.