Trump e Israele

Una vera inversione di rotta.

L’amministrazione Obama è stata senza dubbio la meno favorevole di sempre nei riguardi di Israele.

Posizioni ideologiche, certamente, ma anche una notevole antipatia personale tra il presidente e il primo ministro Netanyahu.

Appare, pertanto, davvero una notevole inversione di rotta l’apertura senza se e senza ma dichiarata pubblicamente da Donald Trump nei confronti del Paese ebraico che, ha detto, intende visitare.

Certo, il peso non indifferente in particolare dal punto di vista economico della comunità degli ebrei americani conta senz’altro, ma già in altre precedenti occasioni, prima ancora di scendere nell’agone politico, il tycoon nuovaiorchese aveva dimostrato una notevole vicinanza a Netanyahu di cui apprezza l’azione politica.

Non, quindi, solo una operazione elettorale questa.