Trump rifiutato, rifiuta

Una non sempre rispettata tradizione vuole che, determinato l’esito delle elezioni per White House, il candidato sconfitto, congratulandosi, riconosca l’affermazione del rivale e dichiari altresì di ritenerlo assolutamente ‘suo Presidente’.
Numerosi i casi, probabilmente l’ultimo dei quali tanto esplicito risale al novembre 2008, quando il repubblicano John McCain, vincente Barack Obama, pronunciò frasi ritenute di particolare sensibilità.
È occorso qualcosa del genere nel 2016?
La parte dem incredibilmente battuta ha accettato la sconfitta e si è disposta disciplinatamente dietro Donald Trump?
Mai, neppure per un attimo, accusando dipoi per l’intero quadriennio il rivale di ogni e qualsiasi azione e comportamento truffaldino ed ostile.
Ciò detto e constatato, perché mai si chiede oggi al Presidente sconfitto di comportarsi come i suoi avversari non si sono affatto comportati?