Un 2020 davvero unico e drammatico

Non c’è stato dal 1010 né ci sarà fino al 3030 un anno numericamente concepito come il corrente 2020.
Del 1010 sappiamo qualcosa.
Le cronache parlano di un inverno davvero particolare con addirittura il Nilo gelato, carestie ed eclissi.
Del corrente anno, in particolare negli Stati Uniti (che devono affrontare le Presidenziali e le Congressuali) che, come il 1918 per la Spagnola, è percorso e percosso da una pandemia, che è preda di un collasso economico simile a quello conseguente la Grande Depressione, che affronta moti di piazza, vandalismi, rivolte e violente proteste non più viste consimili dagli anni Sessanta.
Da far tremare i polsi, quindi e pertanto, la necessità della Amministrazione Trump di affrontare e auspicabilmente risolvere la situazione.
Difficilissimo e probabilmente impossibile evitare nel mentre improvvisazioni, errori, avventatezze.
Necessario però per cercare di comunque vincere la sfida elettorale che gli elettori alla fine abbiano degli sforzi compiuti una almeno sufficiente considerazione.
Occorrerà che la Casa Bianca faccia ricorso nel momento giusto (il moto conseguente è forte ma poco durevole) al ‘Rally round the flag effect’ – la chiamata a raccolta intorno alla bandiera – per chiedere ai cittadini il sostegno, che va prospettato come indispensabile, per superare ogni difficoltà.
Sarà capace Donald Trump (prima ovviamente operando concretamente al meglio) di tanto?