Veto

Come previsto e scritto, il Senato (peraltro con numeri davvero inusitati: cinquantanove a quarantuno, essendo cinquantatre i repubblicani!) , votando la medesima determinazione approvata giorni fa dalla Camera, ha bocciato la dichiarazione di emergenza dettata da Donald Trump con l’intento di ottenere finalmente i fondi per costruire il benedetto muro messicano.

I repubblicani che hanno votato contro il Presidente lo hanno fatto convenendo con i democratici sulla ipotesi che con la predetta dichiarazione egli abbia “superato l’autorità che gli è concessa dalla Costituzione”.

In una simile situazione, il Presidente ha il potere (e lo farà) di opporre alla determinazione unanime dei due rami del Congresso il proprio veto.

Tale atto presidenziale può essere superato solo se la determinazione del caso viene nuovamente riproposta alle Camere e accettata dai due terzi dei parlamentari presenti al momento della votazione.

Solo una vera e non prevedibile rivolta dei Rappresentanti e Senatori GOP vedrebbe realizzare una cotale evenienza.

Certo è che Trump quanto al muro trova ostacoli ad ogni piè sospinto.