25 maggio 1787

Risalivano al 1777.

Gli Articoli di Confederazione, intendo.

Che avrebbero dovuto regolare i rapporti tra le tredici ex colonie da pochissimo dichiaratesi indipendenti e in lotta con la Madre Patria.

Avrebbero dovuto, appunto.

Non funzionavano, invece.

A ben guardare, anche se non soprattutto per l’assenza di un organo esecutivo federale in grado di decidere e determinare gli atti di governo.

È avendo constatato le insormontabili difficoltà in atto che i tredici Stati decidono di rivedere sostanzialmente i predetti Articoli.

Il 25 maggio 1787, i delegati di dodici tra le tredici ex colonie (assente il Rhode Island) di ritrovano a Philadelphia.

Fortunatamente e intelligentemente, decidono di non limitare la loro opera ad una revisione della normativa esistente.

Di scrivere invece una nuova Costituzione.

Completata a firmata dai Padri Costituenti il 17 settembre successivo.

Promulgata il 21 giugno 1788.

Entrata in funzione il 4 marzo 1789.

È la Costituzione americana la più antica tra le Carte fondative esistenti.