Bernie Sanders in Vaticano

Il 15 aprile, Bernie Sanders sarà in Vaticano (vere trottole questi candidati: la sera prima deve partecipare in quel di New York a un dibattito tv con la Clinton).

Ci si chiede quale mai impatto possa avere tale evento sulle elezioni.

Ci si chiede anche se davvero, ancora, il voto cattolico USA sia importante tra i dem.

Quanto al primo quesito, considerato anche il fatto che papa Francesco non lo accoglierà personalmente (almeno, così è stato ufficialmente detto), non credo sposti molti voti – e stavo per scrivere ‘non credo possa spostare un solo voto’ ma avrei esagerato. 

Quanto al secondo, fino a non molti anni fa, i cattolici USA votavano democratico e d’altra parte è esclusivamente in casa dem che i cattolici trovavano politicamente udienza.

Basti pensare che già nel 1928 un ‘papista’ come fu allora definito Alfred Smith, arrivò alla nomination nell’asinello.

Ancora, l’unico presidente di religione cattolica, John Kennedy, non era forse democratico?

Oggi e non da oggi le cose sono cambiate, e non poco, e tra quanti correvano all’inizio per la nomination  GOP alcuni erano cattolici (per fare un paio di nomi, Jeb Bush e Marco Rubio).

Si può sostenere quindi che tra quanti guardano a Roma parecchi siano disponibili a votare un repubblicano, in particolare tra i più oltranzisti, tra quanti si oppongono all’aborto, ai diritti gay, eccetera.

Quanto al pontefice, starà certamente molto attento a non prendere, nella circostanza, in alcun modo posizione né a vantaggio né a svantaggio di Bernie Sanders.