Harris come Humphrey 1968 ma adesso deve riempire la tela!
Come ha giustamente osservato l’analista politico Ron Brownstein, nessun candidato alla Presidenza americana negli ultimi decenni si è avvicinato alla Convention del proprio partito con una maggiore opportunità di rimodellare la propria immagine pubblica rispetto alla Vicepresidente Kamala Harris. L’ex Senatrice è la prima non in carica dal democratico Hubert Humphrey nel 1968 a rivendicare la Nomination presidenziale di uno dei due partiti senza dover sopportare mesi di estenuanti contese tra Primarie e Caucus.
Visto che non ha sperimentato le battute d’arresto e i trionfi che derivano dal condurre una tale battaglia, le impressioni pubbliche su di lei sono insolitamente superficiali per una candidata alla vigilia della Convention come infine concordano gli strateghi di entrambi i partiti.
Questo dovrebbe offrirle la possibilità di trarre più benefici del solito dall’incontro democratico fissato a Chicago più avanti in questo mese, in particolare se riesce a dare corpo alla propria storia in modo coinvolgente ma lascia anche più spazio ai repubblicani per definirla in termini negativi.
Ha in proposito affermato Robert Shrum, stratega democratico di lunga data: “Probabilmente nei tempi moderni non abbiamo visto nessuno emergere come candidato meno noto. La sua prima impressione con le persone è ovviamente estremamente positiva. Ma ora deve riempire la tela”.
Il riferimento a Humphrey è alla fine poco bene augurante perché l’allora Vice di Lyndon Johnson perse da Richard Nixon.
10 agosto 2024