Kamala Harris (“the most leftist”) sotto attacco

Come ovvio, il Republican National Committee aveva preparato un dossier contenente ogni possibile informazione nota su tutte (era stato promesso dovesse essere una Signora) le possibili candidate alla Vice Presidenza democratica.
Quello relativo alla prescelta era (ed è) intitolato ‘Radical Kamala Harris Gives Democrats The Most Extreme Ticket In History’.
Le prime dichiarazioni dei componenti lo staff trumpiano sono allineate e la rappresentano come dedita esclusivamente ad accontentare le richieste della ‘far left’.
Il Tea Party è certo che se eletta aumenterà le tasse, farà in modo che il Governo sia più invadente e diminuirà ogni possibile espressione di libertà individuale.
La Senatrice repubblicana (pertanto, collega della nominata) del Tennessee Marsha Blackburn ha semplicemente affermato che Harris è “the most liberal leftist nominee for VP that our country has never seen”.
Ben sanno i repubblicani che la Senatrice dovrebbe fare breccia tra le donne e le persone di colore.
È partito insomma (e come avrebbe potuto essere altrimenti?) l’attacco a tutta forza contro ‘Phony Kamala’ come immediatamente la Signora è stata immaginificanente denominata.