Visita ad Amanda Knox nel carcere di Capanne a Perugia

Una delegazione della Fondazione Italia USA guidata dal presidente, on. Rocco Girlanda, ha incontrato Amanda Knox nel carcere di Perugia. Riportiamo una sintesi della dichiarazione del presidente della Fondazione. Nella foto, Rocco Girlanda e Patricia Thomas di Associated Press.

Abbiamo incontrato Amanda Knox nella sua cella del carcere di Perugia per verificare la sua condizione di detenuta anche alla luce della fortissima eco che questo caso ha avuto negli Stati Uniti, tanto da interessare perfino le istituzioni americane e il segretario di Stato Hillary Clinton. Come presidente della Fondazione Italia Usa ho ritenuto necessario questo incontro per quelle che sono le ricadute che questo drammatico caso di cronaca sta avendo tra i nostri due Paesi, da sempre legati da un indissolubile vincolo di amicizia testimoniato dalla storia, un legame che non sarà certo un fatto di cronaca nera a ledere o compromettere.

Una visita, quella ad Amanda Knox, che ovviamente va al di là di qualsiasi considerazione sullo svolgimento e sugli esiti del processo temi questi che competono unicamente alla magistratura giudicante del nostro Paese e che non possono e non debbono in alcun modo rientrare negli incontri tra parlamentari e detenuti, come del resto ben precisano anche le norme penitenziarie.

Ritengo peraltro fuori luogo l’inserimento dell’antiamericanismo, come richiamato dalla senatrice americana Maria Cantwell, in una vicenda come quella in oggetto, che si presta a facili strumentalizzazioni. A mio parere sarebbe più giusto evitare di creare polemiche o presunti casi di Stato, che esulano totalmente dalle dichiarazioni rese dalle parti in oggetto e dai rispettivi governi.