1860, 1912… quali i risultati se si fosse applicata la ‘Lema’?

È capitato.

Esattamente, quanto ai democratici nel 1860.

Esattamente, quanto ai repubblicani nel 1912.

È capitato nelle citate circostanze che le contrapposizioni interne ad uno dei due partiti egemoni abbia prodotto una spaccatura e la proposizione da parte di quel partito di due differenti pretendenti alla Casa Bianca.

Nel 1860, i democratici, divisi, candidarono Stephen Douglas e John Breckinridge.

La somma dei voti popolari raccolti dai due fu superiore ai suffragi ottenuti dal repubblicano Abraham Lincoln che però vinse in termini di Grandi Elettori.

Nel 1912, il GOP si divise e il consenso popolare arriso a Theodore Roosevelt e a William Taft fu molto maggiore rispetto a quello di Woodrow Wilson che comunque prevalse nel Collegio Elettorale.

Ove negli USA fosse stato invece ai tempi in uso il sistema della ‘Lema’, nel 1860 avrebbe vinto Douglas e nel 1912 avrebbe prevalso Teddy Roosevelt.

La ‘Lema’ – ideata dal belga Charles Borelli e adottata in molte occasioni in particolare in Uruguay – è quel sistema elettorale che prevede che ogni partito possa presentare uno o anche più candidati alla carica in disputa.

Guardando ai risultati, poi, il movimento che ottiene più voti vince e Presidente diventa il più votato tra coloro da quello stesso partito proposti.

Cosa vuol dire usare uno o l’altro dei mille esistenti meccanismi elettorali.