2004: G. W. Bush raddoppia

Lo sapete, fino alle elezioni del 2000, i Bush padre e figlio avevano ricalcato pari pari le orme degli Adams padre e figlio.

Come John Adams dopo due mandati da Vice (di Washington) era arrivato alla Presidenza così aveva fatto George Herbert Bush appena terminati i suoi due quadrienni da vicario (di Reagan).

Esattamente come John Adams (defenestrato da Jefferson), Herbert non era stato poi confermato (sconfitto da Clinton) restando un ‘one term President’.

Il figlio di John, John Quincy Adams, primo diretto erede di un Capo dello Stato a riuscirci, era stato a sua volta eletto anni dopo il padre per essere subito dopo sconfitto da Jackson.

Il figlio di George Herbert, George Walker Bush fu in grado di percorrere esattamente lo stesso cammino arrivando a White House nel 2000.

Avesse perso nel 2004 le due parabole familiari sarebbero risultate identiche.

Invero, per tutto l’arco della campagna elettorale, il sostegno dei media e quello delle opinioni pubbliche di quasi tutti i Paesi (ma votano gli americani, ammonivo allora ed occorre sempre ricordare) nonché molti sondaggi facevano prevedere proprio una sconfitta del secondo Bush, a vantaggio del Senatore del Massachusetts John Kerry, candidato dei democratici.

Si votò infine il 2 novembre e i risultati furono tutti a favore del Presidente in carica.

Prevalse difatti George Walker in termini di voto popolare (l’ultimo repubblicano a riuscirci visto che, a parte McCain e Romney sconfitti, anche Trump da questo punto di vista ha fallito), di Grandi Elettori, di numero di Stati conquistati.

Con lui fu confermato il Vice Dick Cheney, la cui vicenda va segnalata essendo da tempi lontani (dal 1952, quando Alben Barkley non corse per la nomination) il primo vicario a non cercare una propria successiva chance presidenziale.