9 febbraio 1825, mentre fuori nevica furiosamente

È quella del 9 febbraio del 1825 una data davvero unica nella storia degli Stati Uniti d’America.
Quel giorno, a Washington, il Congresso, riunito in seduta comune per ratificare la nomina del nuovo Presidente sulla base del voto espresso dagli aventi diritto tra il 26 ottobre e l’1 dicembre del precedente anno, prese atto della mancanza di una maggioranza assoluta a favore dell’uno o dell’altro dei quattro candidati (Andrew Jackson, John Quincy Adams, William Crawford ed Henry Clay, come classificati sulla base dei Grandi Elettori loro attribuiti).
Fu dopo tale atto formale che i Senatori si ritirarono dall’aula essendo la conseguente incombenza esclusivo compito della Camera dei Rappresentanti.
Dettava difatti l’Emendamento del 1804 a regolare la questione che la nomina del Capo dello Stato in una simile temperie spettasse alla Camera Bassa impegnata ad esprimersi per delegazioni contando il parere di ciascuno Stato uno, a prescindere dal numero dei suoi eletti.
Impegnata altresì necessariamente a scegliere tra i tre candidati più sostenuti, la qual cosa escludeva Clay.
Malgrado nevicasse furiosamente, le tribune erano colme di spettatori.
Il risultato, essendo 24 i membri dell’Unione, fu di 13 suffragi a favore di John Quincy Adams, 7 per Jackson e 4 per Crawford.
Veniva da lontano quanto quel giorno accadeva.
Veniva dalle complicate trattative succedutesi una volta scoperto l’incerto risultato dello spoglio conseguente l’apertura delle urne.
Veniva da accordi cercati, raggiunti e mantenuti segreti.
In particolare, tra John Quincy Adams ed Henry Clay che domenica 8 gennaio si era recato nella casa del Segretario di Stato di Monroe dal quale era restato tre ore e che aveva dipoi acconciamente manovrato.
Avrà origine dalla descritta contrapposizione venuta a crearsi nello schieramento democratico repubblicano al quale appartenevano tutti i predetti signori la frattura che porterà alla nascita di quel partito democratico che opera a livello nazionale governativo da non molto dopo ad oggi.