Amash (che fra poco lascia) chiede che Pelosi venga sostituita

Non ricandidatosi per scelta personale, il già repubblicano, poi indipendente e infine libertariano Justin Amash (il suo futuro politico è indecifrabile e può essere non esista) siede fino al 2 gennaio (la prossima Legislatura ha appunto inizio il giorno dopo) quale titolare di un seggio – che ha visto un repubblicano prevalere martedì scorso – alla Camera.
Con un qualche clamore, ha appena proposto al partito democratico (che manterrà sostanzialmente la maggioranza nel consesso) di sostituire nel ruolo di Speaker Nancy Pelosi – ottantenne lo scorso fine marzo – con un esponente politico più giovane.
Molte le prese di posizione contraria a dimostrazione che nel partito democratico (non solo, ma insomma) chi esercita un incarico è assai difficilmente sostituibile.
E d’altra parte un ‘largo ai giovani’ a prescindere non è certamente il massimo.
Salutiamo qui (comunque) Amash le cui posizioni, le cui proposte politiche e i cui riflettuti, articolati movimenti abbiamo lungamente apprezzato.
Chapeau.