Cina

La Cina di Xi Jimping.

Dura la contrapposizione.

Dura la concorrenza.

Altalenanti i rapporti.

Gli USA si trovano davanti un avversario forte e tenace.

Può essere utile, qui, indicare, come sempre per ragioni di spazio semplificando, andando al di là del contingente, le ragioni, storiche e prima ancora in qualche modo filosofiche che sottendono.

 

Perché la Cina 

’Translatio imperii mundi’.

Allora, semplificando, l’imperio, la prevalenza politico/sociale sul mondo da parte di un Stato trasmigra seguendo un ben preciso percorso che porta da Oriente sempre più ad Occidente.

La Cina, al tempo dei tempi.

La Persia.

La Grecia.

Roma.

La Spagna.

L’Inghilterra.

Gli Stati Uniti, oggi non da oggi.

Compiuto il percorso, sempre spostandosi verso Occidente, dove ‘deve’ andare l’imperio se non di bel nuovo in Cina?

 

L’idea della ‘Translatio’ così come qui rappresentata è di Jedediah Morse, ‘il padre della geografia statunitense’, e fu dettata sul declinare del Settecento.

Chapeau!

 

Perché la Cina 2

Le minacce?

Invariabilmente dal Nord.

Perché, altrimenti, costruire la Grande Muraglia?

Il mare?

Chi mai avrebbe potuto arrivare per l’acqua salata?

È invece proprio dal mare che le potenze occidentali si impongono costringendo la Cina ad una lunga, sofferta, subalternità.

È l’Ottocento, dalle Guerre dell’Oppio.

È altresì larga parte del Novecento il periodo, ‘il Secolo dell’Umiliazione’.

Lungo, difficile, conflittuale, perfino sacrificale il venirne fuori.

Sottesa, oggi non da oggi, l’idea, l’impegno, la necessità di una rivalsa.

Non è forse la Cina il vero centro del mondo?