Convivenza all’interno dei partiti

Conservatori i repubblicani negli anni Settanta del Novecento?
Anche se loro espressione era Nelson Rockfeller, il Governatore internazionalista e liberale dello Stato di New York?
Liberal e progressisti i democratici anche se tale era in quegli stesi ambiti temporali George Wallace, il duro segregazionista Governatore dell’Alabama?
Liberale la California più volte capace di eleggere Governatori appartenenti al Grand Old Party tra gli anni Trenta e i Settanta e tra loro Ronald Reagan?
Conservatore il Texas che ha rifiutato a livello locale i repubblicani addirittura dal 1874 al 1978?
Difficile davvero se non tenendo con grande difficoltà conto di ogni particolarità determinata e conseguente ai ‘momenti’ storici, alla geografia come alla geopolitica, alle personalità (altroché), comprendere come all’interno dei due partiti che si contrappongono dal 1856 distinguendosi grandemente, poi assomigliandosi molto per tornare a distinguersi convivano, prevalendo, dipoi soccombendo e tornando a valere, ‘anime’ diverse.
Straordinariamente rappresentata nel 2015/2016 tale varietà ideale e ideologica tra i repubblicani non per niente capaci, in vista del novembre del bisestile, di proporre, dalla destra religiosa e integralista al centro moderato comunque aperturista, ben 17 candidati alla nomination e di esprimersi infine in Donald Trump!