Corre Ognissanti, nel benedetto (?) anno della pandemia

Nell’anno del Covid 19, corre oggi Ognissanti (il giorno nel quale non si può votare perché dedicato ai defunti – siamo nel 1845 quando, con una legge che troverà applicazione dalle seguenti elezioni del 1848 e, voto postale o anticipato a parte, vale tuttora, lo si decide – il giorno che, potendo cadere di martedì ed essendo proprio ‘Tuesday’ il ‘momentum’ quanto al suffragio, ha portato a decidere l’apertura dei seggi “il primo martedì dopo il primo lunedì del mese di novembre”, in coincidenza con l’anno bisestile, quest’ultima essendo però tutta un’altra storia).
Corre Ognissanti e mancano 48 ore al fatidico 3 novembre.
Corre Ognissanti e, quasi fossero trottole, i due candidati si spostano da una parte all’altra del Paese.
Donald Trump, con l’entusiasmo e la convinzione che lo caratterizzano nell’intento di ripetere il finale che 4 anni fa gli ha permesso di fulminare sul palo Hillary Clinton.
(Sa bene che se arrivasse ad apparigliare il contendente sarebbe il favorito perché “il cavallo in rimonta vince”, come dicono nel ‘mondo giusto’).
Joe Biden, evidentemente (basta guardarlo, rigido e con il sorriso prestampato), per obbligo (non per piacere), ammaestrato da quanto capitato, che so?, alla medesima Hillary nel mai troppo maledetto dagli Asinelli 2016 – Hillary che trascurò gli Stati che poi ‘la tradirono’ – o nel lontano ma sempre presente 1948, allorquando il mondo intero, tutto, ‘vedeva’ nettissimamente Thomas Dewey, quegli passò in souplesse la parte finale della maratona elettorale e vinse – sorpresissima – l’uscente e ringhiante Harry Truman.
(Anni dopo – mi viene alla mente – un mio conoscente ebbe modo di trascorrere in quel della Grande Mela, per lavoro, alcune ore con l’avvocato – in tale veste, nella circostanza – Dewey.
Me lo descrisse malinconico, solitario per quanto fra molti.
Una delle infinite migliaia di situazioni che avrei voluto, dovuto, vivere e non è capitato.
Va a sapere perché).
Corre Ognissanti e, dal fronte sondaggi, arrivano notizie assolutamente contrastanti.
E so bene come vengano fatti.
E so bene come gli esiti vengano indirizzati secondo committenza e intento.
E so benissimo che non bisogna prenderli in considerazione.
E so altrettanto benissimo che avidamente li guarderò.
Siamo alla ‘stretta’, no?