Del particolare interesse per l’Europa e l’Italia

1846, Horace Greeley – futuro e tragico (morirà pochi giorni dopo il voto che gli era stato avverso) candidato a White House nel 1872 – dirige il New York Tribune.

In competizione con il New York Herald – che aveva già provveduto – invia un giornalista in Europa per indagare a fondo sulla situazione politica e sociale del Vecchio Continente in grande evoluzione.

La scelta di Greeley cade su una donna: Sarah Margaret Fuller!

Poliglotta e di straordinaria cultura, Fuller è la persona adatta.

Arrivata a Londra, intervista intellettuali di livello e relaziona sull’Inghilterra d’allora.

Fra gli altri, incontra colà e frequenta diventandone amica Giuseppe Mazzini.

Compiuto un successivo passaggio parigino (intervista George Sand), eccola a Roma dove – a parte le vicende personali – vivrà anche tutta l’amara vicenda della Repubblica del 1849.

Morirà durante in viaggio di ritorno a causa dell’incagliamento della nave in vista di New York.

Interessanti ovviamente le sue corrispondenze.

Ancor più interessante e da verificare (per quanto non ci sia ragione per non crederle) un suo incontro con Alessandro Manzoni.

Dimostra quanto l’autore dei Promessi Sposi fosse già noto e apprezzato dagli intellettuali americani.