Diciassette le defezioni sopportabili

Si va ipotizzando che nella imminente votazione che dovrebbe portare la Camera a decidere la messa in stato d’accusa del Presidente alcuni Rappresentanti democratici possano esprimersi contro per ragioni afferenti in particolare la loro rieleggibilità.
Si tratterebbe di Rappresentanti i cui collegi si collocano in zone nelle quali il peso dell’elettorato repubblicano è notevole e può essere determinante quanto al loro futuro.
Voci.
Guardando al numero dei gruppi camerali il possibile (decisamente poco probabile) punto di rottura si avrebbe se diciassette membri democratici dell’Assemblea votassero contro (nell’ipotesi ovviamente di un voto assolutamente compatto dei repubblicani).
Fantasie?
Quasi certamente.
Ma, quasi.